È morta Licia Rognini Pinelli, vedova del compagno anarchico Giuseppe Pinelli
“Quella sera a Milano era caldo……”Così inizia la canzone anarchica scritta e incisa per la prima volta, dopo il funerale di Pinelli, da quattro giovani anarchici del circolo “Gaetano Bresci” di Mantova con il successivo apporto di Pino Masi per l'arrangiamento e alcune modifiche testuali e poi modificata e riproposta da numerosi interpreti tra cui Joe Fallisi e rivisitata da Claudio Lolli .
Riportiamo il testo originale
“Quella sera a Milano era caldo ma che caldo, che caldo faceva. «Brigadiere, apra un po' la finestra» ad un tratto Pinelli cascò. «Signor questore, io gliel'ho già detto, lo ripeto che sono innocente: anarchia non vuoI dire bombe, ma giustizia, amor, libertà». «Poche storie, confessa Pinelli, il tuo amico Valpreda ha parlato: è l'autore del vile attentato e il suo socio, sappiamo, sei tu». «Impossibile - grida Pinelli - un compagno non può averlo fatto e l'autore di questo misfatto tra i padroni bisogna cercar». «Stiamo attenti, indiziato Pinelli, questa stanza è già piena di fumo; se tu insisti apriam la finestra quattro piani son duri da far». Quella sera a Milano era caldo ma che caldo, che caldo faceva. «Brigadiere, apra un po' la finestra» ad un tratto Pinelli cascò. L'hanno ucciso perchè era un compagno non importa se era innocente;
«era anarchico e questo ci basta». disse Guida, il feroce questor. C'è una bara e tremila compagni stringevamo le nostre bandiere in quel giorno l'abbiamo giurato «non finisce di certo così». Calabresi e tu Guida assassini che un compagno ci avete ammazzato l'anarchia non avete fermato ed il popolo alfin vincerà . Quella sera a Milano era caldo ma che caldo, che caldo faceva. «Brigadiere, apra un po' la finestra» ad un tratto Pinelli cascò”.
Quella sera del 15 Dicembre del 1969 nella stanza con il povero Pinelli c’erano Marcello Guida (ex funzionario fascista), il Commissario Luigi Calabresi insieme ad altri funzionari che si adoperarono, .subito dopo l’omicidio, nell’opera di depistaggio, di calunnie.
Rapidamente si mise in moto la campagna di disinformazione dando inizio alla “ caccia alle alle streghe” tesa alla criminalizzazione del movimento anarchcio” con l’arresto del compagno anarchico Pietro Valpreda avvenuto il 16 Dicembre 1968 .
Immediatamentene dopo la strage fascista di Piazza Fontana, per coprire i mandanti politici ed escutori dello stragismo di stato finalizzato mettere in atto ai vari tentativi di golpe,in primis quello di Junior Valerio Borghese, si dovevano mettere in atto quelle pratiche quali i depistaggi e varie campagne mediatiche.
Le pratiche di cui sopra erano sostenute finanziate dalle Logge Massoniche, dai vari servizi, non tanto segreti della CIA,MOSSAD e dai regimi fascisti spagnoli e portoghesi che dovevano svolgere quel lavoro sporco su indicazione degli USA /NATO in funzione anti Patto di Varsavia .
Sbattere il mostro in prima pagina
Sbattere il mostro anarchico in prima pagina, l’anarchico bombarolo dal coltello facile, che piaceva volare dalle finestre delle questure ma, fortunatamente in quegli anni in Italia,grazie ad un forte movimento operaio, studentesco e dalla presenza in quegli anni della sinistra sinistra rivoluzionaria vennero ridotti/limitati i danni degli scenari tendenti al Golpe .
Dal 1969 aglinizi degli anni 70 la presenza di una sinistra rivoluzionaria, la più forte in europa, sia come capacita di mobilitazione che di un grande circuito artistico/ culturale (artisti registi attori musicitsti) fu messo in moto un ampio movimento di controinformazione che, nel caso nel caso della morte di Pinelli indicarono indicarono nel Calabresi e Guida come responsabili dell’omicidio di pinelli .
Nel 1971 la figlia di Pinelli denuncia il commissario Calabresi e tutti i presenti in questura per omicidio volontario, sequestro di persona, violenza privata e abuso di autorità.
Pinelli era stato fermato in relazione alla strage di piazza Fontana, attentato di matrice neofascista, da cui l’anarchico risultò essere completamente estraneo.
Nata a Senigallia nelle Marche, Licia Pinelli, si trasferisce a Milano con la famiglia all’età di 18 mesi e qui rimane. Il padre, falegname, anarchico, lavora alla Pirelli. Licia incontra il futuro marito Giuseppe nel 1952, ad un corso di esperanto. Si sposano nel 1955 e avranno due figlie, Silvia e Claudia. Casa Pinelli diventa luogo di incontro di esponenti anarchici, studenti e attivisti. Giuseppe Pinelli, che lavora come ferroviere, è uno degli animatori dello storico circolo anarchico milanese Ponte della Ghisolfa. Poi, nel ’69, la bomba in piazza Fontana sconvolge la vita della famiglia. Molte di queste vicende sono raccontate nel libro-intervista di Piero Scaramucci Una storia quasi soltanto mia, uscito nel 1982 e poi ristampato.
CHI HA UCCISO PINELLI ?
L’inchiesta L'inchiesta sulla morte di Pinelli fu condotta dal magistrato Gerardo D'Ambrosio, escluse sia l'ipotesi del suicidio ( emersa nei primi tempi dalle testimonianze dei poliziotti) che la presenza del commissario Calabresi al momento della morte di Pinellli .
Ottobre 1975 -La sentenza
La sentenza definì la morte come accidentale, a causa di un malore che provocò uno slancio attivo e «l'improvvisa alterazione del centro di equilibrio»
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